Nastro tagliato: scuole riaperte.
A settembre riprendono così tutti i ritmi”normali”…le vacanze fanno parte del recente passato, ma non così le infezioni che, proprio ora,trovano terreno fertile su cui attecchire.
“I locali chiusi, spesso eccessivamente riscaldati e frequentati da tanti bambini – sottolinea Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (www.susannaesposito.it) – rappresentano un ambiente ideale per la diffusione dei virus, principali agenti eziologici delle infezioni nei primi anni di vita e durante l’età scolare; la trasmissione dei microrganismi è, poi, particolarmente facilitata dallo scambio degli oggetti che inevitabilmente avviene soprattutto tra bimbi piccoli, complice anche il sistema immunitario immaturo. La frequentazione di piscine e palestre è un’ulteriore fonte di rischio che può essere limitata applicando le buone norme igieniche. Per rientrare, infine, nella vita normale dopo la lunga pausa estiva è fondamentale rispettare uno stile di vita sano basato su un’alimentazione corretta e varia, un riposo notturno mai al di sotto delle 8 ore e un utilizzo dei video-giochi limitato ai fine settimana”.
Uno tra i problemi più diffusi è la pediculosi del capo, infestazione del cuoio capelluto (soprattutto regione retro-auricolare e nucale) da parte di pidocchi adulti, larve o uova (lendini) . Questa si trasmette per contatto diretto tra testa e testa infetta o attraverso l’utilizzo di pettini, spazzole, cappelli o caschi infestati. E come se non bastasse, adesso bisogna fare attenzione anche ai selfie che, secondo un recente studio olandese, sarebbero la causa di una maggiore diffusione dei pidocchi tra bambini e ragazzi. (da ScienzaNatura-fonte: Askanews.it)
Da sfatare il fatto che la pediculosi sia da attribuirsi ad una igiene scorretta.
“Nella scuola, come in qualsiasi altra comunità infantile, si possono verificare frequentemente casi di pediculosi: i pidocchi della testa rappresentano un fastidio ma non causano malattie e, pertanto, non sono pericolosi e non hanno conseguenze sulla salute; possono colpire qualsiasi persona, a prescindere dal ceto sociale e dal gruppo etnico di appartenenza, non sono indice di cattiva pulizia della persona o povertà delle famiglie e, pertanto, il binomio pidocchi-sporcizia è totalmente privo di giustificazione.”
(Protocollo per la gestione dei casi di pediculosi nelle comunità scolastiche-DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.O. MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA- Gemona del Friuli, li 09/09/2014).
Sono passati 5 anni,ma la realtà non è mutata; e le indicazioni di questo protocollo mi pare siano da riportare integralmente, per chiarezza, specificità e competenza medica.
“Le misure preventive ottimali da mettere in atto per ridurre la diffusione dei pidocchi sono semplici e devono essere prese in famiglia:
i genitori devono controllare regolarmente, una volta alla settimana, i capelli dei bambini per la ricerca dei pidocchi con l’avvertenza che una semplice osservazione del cuoio capelluto è insufficiente e che pertanto la ricerca va condotta attentamente aiutandosi con l’apposita pettinina a denti fitti. L’utilizzo di un balsamo (rigonfia i capelli e facilita l’asportazione di pidocchi e di uova con il pettine), di un asciugamano bianco e di carta assorbente bianca per il pettine permette la facile individuazione di pidocchi.
Controllo con il pettinino
• Nel caso siano stati trovati pidocchi o uova vitali(vanno considerate vitali le uova di pidocchio che si trovano a meno di un centimetro di distanza dalla radice del capello), i genitori devono procedere al trattamento utilizzando una crema o gel pediculocida di provata efficacia da acquistare in farmacia. L’utilizzo del prodotto con capelli asciutti garantisce l’efficacia (i capelli bagnati diluiscono la sostanza attiva, rendendola meno efficace). Per i 10 giorni successivi i genitori devono, a giorni alterni, procedere al controllo dei capelli per la ricerca e l’asportazione di pidocchi e lendini (uova).
• Dopo 7-10 giorni è consigliata la ripetizione del trattamento con prodotto pediculocida.
A casa vanno anche lavate le federe, le lenzuola e gli abiti che vengono a contatto con i capelli (berretti, sciarpe, ecc..)
Il controllo dei capelli va esteso anche a tutti i componenti della famiglia “
Leggendo e seguendo attentamente questo protocollo, emerge chiaramente quanto molti scrivono sulla necessità di utilizzare prodotti pediculocidi SOLO IN PRESENZA di pidocchi (o uova), non a a titolo preventivo. “L’uso scorretto di questi prodotti ha portato, in alcune realtà, anche alla selezione di popolazioni di pidocchi resistenti al principio attivo. Un po’ come succede per i batteri e gli antibiotici”
(https://www.oggiscuola.com/web/2019/09/07/scuola-al-ritorno-tra-i-banchi-torna-lincubo-dei-pidocchi-ma-non-e-una-questione-digiene/)
Rimedi naturali
Le nonne parlavano di utilizzo di aceto..ma è certo che l’aceto..da solo..non debella i pidocchi.
Esistono però rimedi naturali contro i pidocchi che paiono funzionare realmente. Molti prodotti (shampoo lozioni ecc) li annoverano tra i componenti.
Si citano olio di Neem, olio essenziale di timo, lavanda, anice, menta, origano, eucalipto, cannella.
Personalmente, con le dovute attenzioni (il fatto che il prodotto sia naturale non significa che non possa generare reazioni allergiche e, soprattutto, mai a contatto con occhi e mucose), suggerisco, a titolo preventivo, l’utilizzo di olio essenziale di malaleuca, noto più diffusamente come tea tree oil.
“Esistono sostanze naturali che i pidocchi “odiano” e che, quindi, risultano molto efficaci nella prevenzione e cura delle infestazioni da parassiti. Tra queste, spicca il tea tree oil (anche detto olio essenziale di melaleuca). Si tratta di una pianta molto utilizzata dagli aborigeni e ricchissima di proprietà: antivirale, antibatterica, antinfiammatoria e…antiparassitaria!
Per sfruttare appieno il potere anti-pidocchi del tea tree, questo olio essenziale (nella dose di un paio di gocce) può essere aggiunto sia allo shampoo sia al balsamo (nel caso di capelli medio-lunghi). Ma il tea tree oil è anche uno degli ingredienti principali di speciali spray naturali usati per la prevenzione dei pidocchi. Unica controindicazione: l’aroma è davvero pungente e ai bambini ricorda la “benzina”. Ma, se unito ad altri oli essenziali più profumati, il tea tree è tranquillamente accettato anche dai “nasini” più sensibili.
(“https://www.donnamoderna.com/mamme/bambini-4-12-anni/pidocchi-prevenzione-rimedi/photo/Tea-tree-oil-contro-i-pidocchi)
In conclusione…niente panico per un banale pidocchio…I parassiti veramente pericolosi, appartengono alla nostra specie, purtroppo!
“Nell’anatomia di un pidocchio, troverete miracoli su miracoli e vedrete una chiara manifestazione della sapienza di Dio in un minuscolo puntino.”
(Jan Swammerdam)