La secchezza è l’energia climatica collegata all’autunno sia perchè è una stagione spesso con scarse precipitazioni, sia perchè la natura entra in un periodo di disseccamento: i vegetali perdono la loro acqua, le sostanze organiche scompaiono delle foglie che ,avvizzite, cadono a terra. La linfa inizia inizia un movimento discendente sino a raggiungere le profondità, in questo modo la natura si prepara a proteggersi dal freddo invernale.

La secchezza penetra attraverso la bocca ed il naso, orifizio dei polmoni che ne soffrono in modo particolare perche’ hanno bisogno dell’umidita’ per svolgere le loro funzioni. I sintomi sono: tosse secca con muco scarso, difficile da espettorare,respiro corto con dolori toracici.
La secchezza prosciuga i liquidi organici: tessuti ed organi non vengono piu’ umidificati; appaiono sintomi di disadratazione, quali pelle secca, naso, bocca e lingua secchi, gola secca con tosse secca, capelli secchi ed opachi, diminuzione della quantita’ di urina, stipsi.

Se la secchezza colpisce l’organismo all’inizio dell’autunno, quando ancora può essere presente il calore residuo dell’estate, si sviluppano sintomi quali febbre, sudorazione abbondante, gola secca.
Se la secchezza colpisce l’organismo alla fine dell’autunno, puo’ facilmente associarsi al freddo……dunque naso tappato, bocca secca, tosse secca, mal di testa, febbre.

La secchezza puo’anche essere di origine interna e verificarsi dopo febbri elevate, vomito profuso, diarrea ed emorragie, a causa della profusa perdita di liquidi.
Puo’ anche derivare da un’alimentazione a base di cibi troppo acidi, troppo piccanti o speziati che generano calore e secchezza: può verificarsi in seguito a passioni intense e protratte che consumano l’organismo nel profondo.

…e la dieta in autunno – organo attivato: polmone

Cibi consigliati: cibi dolci e leggermente piccanti di natura neutra o tiepida quando si presentano i primi freddi; leggermente piccanti per nutrire il polmone e di natura calda per risolvere i ristagni di umidità; cibi umidificanti e in grado di produrre liquidi in caso di secchezza.

Prodotti vegetali: alga nori, anacardi, ananas, aneto, angelica cinese, anice, anice stellato, arachidi, astragalo, barbabietola rossa , basilico, borragine, broccolo, cardamomo, carota, castagna, cavolfiore, cavolini di bruxelles, cavolo, cavolo verza, ceci, chiodi di garofano, cipolla, coriandolo, crauti, cumino dei prati, erba cipollina, fagiolo, farina di frumento, fava, fico, finocchio, fungo orecchietta, fungo tremella, giuggiola, lenticchie, liquirizia, litchi, lupino, mandorle dolci, miele, nocciole, noci, noce moscata, papaya, patata, pistacchi, porro, prezzemolo, riso, rosmarino, scalogno, sedano, sedano rapa, semi di finocchio, sesamo, soia gialla e rossa, uva, zenzero, zucca, zucchino.

Prodotti animali: agnello, anatra, bovino, cefalo, fegato di maiale, formaggio di capra e di pecora, gamberetti, latte di capra, pollo.

…con umidità: aglio, cartamo, chen pi, ortica, peperone, timo.

… con secchezza: arancia, banana, canna da zucchero, carcade’, fragola, fungo tremella, giuggiola, kiwi, limone, litchi, maiale, mandarino, mela, melagrana, pera, pesca, pomodoro, pompelmo, prugne, vongole.

Sconsigliati alimenti eccessivamente piccanti e amari.

Interamente tratto da CNM REPORT-Nr.II -Anno 2018- Prof.Emilio Minelli- Professore Corso di laurea in Fisioterapia Dip.Scienza della Salute-Università degli Studi di Milano /Vice Direttore del WHO CC for Traditional,Complementary and Integrative Medicine-Università degli Studi di Milano

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