“Non è un mistero che lo splendido poeta latino Quinto Orazio Flacco, uomo del sud, fosse un epicureo.
Carpe diem, quam minimum credula postero- (gustati ogni giorno, confidando il meno possibile nel domani). Celeberrima questa sua frase!
Ma non pensate che fosse dedito a stravizi alimentari. Curava, invece, la ricerca della semplicità nei cibi proprio perché voleva assicurarsi una lunga e sana vita.
Lo abbiamo colto più volte a celebrare gli alimenti poveri, quelli della sua terra natia che tante volte ha richiamato nei suoi versi e a cui è andato incontro come nel “Ricordo di un viaggio” (Satire, I, V) in cui parla di un suo viaggio da Roma a Brindisi ed in particolare nel tratto che attraversa le sue terre del Sud.

 

… me pascunt olivae
me cichorea levesque malvae.
Frui paratis et valido mihi,
Latoe, dones et, precor, integra
cum mente, nec turpem senectam
degere …”
“… io mi nutro di olive,
di cicoria, di lieve malva.
E tu concedimi, Apollo, di godere
di quello che mi viene
a portata di mano;
non lasciarmi avvizzire
in deforme vecchiezza; …”
(Orazio, Carmi, I, XXXI, 14-20)

Ed ora abbiamo una ragione in più per gustare le nostre ottime olive e le nostre eccellenti cicorie; e non importa che siano la Catalogna di Molfetta o la Catalogna di Galatina, oppure quella di Oria o quella di Otranto (all’acqua), o più semplicemente quella selvatica dei nostri incolti che di sicuro Orazio avrà trovato abbondante ai margini della via Appia nel suo lungo viaggio da Roma a Brindisi.”

Ortaggio antichissimo, è citato in uno scritto del 1550 a.C.: Plinio ne parla perché era noto nell’antico Egitto. Già Galeno, celebre medico dell’Antica Grecia, lo consigliava contro le malattie del fegato.
Vediamo ora di approfondire proprietà e benefici di questo ortaggio che vede il suo trionfo in novembre e dicembre:

Sua Maestà la Cicoria catalogna.
La cicoria catalogna o cicoria asparago è verde, con cespo a costa (dall’altezza variabile), ed è caratterizzata da un sapore tendenzialmente amaro (in base alla varietà). In gastronomia, le tipologie di questo ortaggio si distinguono essenzialmente per la forma delle foglie e la struttura del cespo; la cicoria catalogna a foglia liscia e stretta viene chiamata “pugliese” o “brindisina”, la cicoria asparago a foglie frastagliate prende il nome di “abruzzese”, quella a foglie larghe ed interne è “di Chioggia” mentre la catalogna a cespo compatto con germogli bianchi e croccanti da cogliere in inverno (e consumare crudi) acquisisce la nomea di “Galatina” (o puntarelle, più somiglianti ad un asparago rispetto alle altre varietà).
Le proprietà della catalogna sono piuttosto numerose, soprattutto quando si parla di sali minerali e vitamine.

 

Caratteristiche nutrizionali
Pur blandamente, la cicoria catalogna o cicoria asparago vanta alcune caratteristiche di tipo fitoterapico; è lassativa, probabilmente in virtù della buona concentrazione in fibra alimentare (anche se non citata in tabella), modula efficacemente l’indice glicemico del pasto e riduce l’assorbimento del colesterolo (sempre in virtù delle componenti fibrose non digeribili – viscose), stimola la secrezione digestiva ed induce una discreta reazione diuretica.
L’apporto energetico della cicoria catalogna o cicoria asparago è decisamente contenuto, in quanto apporta un’elevatissima quantità di acqua e pochi nutrienti energetici. D’altro canto, la cicoria catalogna o cicoria asparago si distingue per il buon pregio nutrizionale a carico dei sali minerali, delle vitamine e degli antiossidanti in genere. La cicoria catalogna o cicoria asparago è un ortaggio ricco di potassio e soprattutto di calcio (essenziale in fase di crescita e nella prevenzione dell’osteoporosi), mentre per quel che concerne le vitamine si apprezzano discreti valori di carotenoidi antiossidanti (pro-Vit. A). Per queste caratteristiche, la cicoria catalogna ben si sposa con tutti i regimi alimentari, contribuendo alla copertura del fabbisogno di antiossidanti, fibre e di molte vitamine e minerali.  

Ricapitolando la catalogna è:

  • diuretica
  • remineralizzante
  • antiossidante
  • aiuta il lavoro del fegato 
  • ricca in fibre 
  • favorisce la digestione

• I benefici che si possono riscontrare utilizzando frequentemente la catalogna sono in caso di:

  • Stitichezza
  • Glicemia alta
  • Colesterolo alto
  • Carenza di Sali minerali e vitamine 
  • Stanchezza
  • Disturbi digestivi
  • Necessità di depurazione

Calorie e Valori nutrizionali
100 g di catalogna contengono 10 kcal / 42 kj.
100 grammi di cicoria cruda, secondo le tabelle INRAN contiene:

  • Acqua (g): 93.4
  • Proteine (g): 1.4
  • Lipidi(g): 0.2
  • Colesterolo (mg): 0
  • Carboidrati disponibili (g): 0.7
  • Amido (g): 0
  • Zuccheri solubili (g): 0.7
  • Fibra totale (g): 3.6
  • Ferro (mg): 0.7
  • Calcio (mg): 74
  • Fosforo (mg): 31
  • Tiamina (mg): 0.03
  • Riboflavina (mg): 0.19
  • Niacina (mg): 0.3
  • Vitamina A retinolo eq. (µg): 219
  • Vitamina C (mg): 17

Lo scarsissimo apporto calorico rende l ‘ortaggio particolarmente indicato sia nelle diete dimagranti che in quelle disintossicanti.
Oltre a tutto ciò, la catalogna è fonte di luteina (come molte verdure a foglia verde… e non solo…).sostanza di origine naturale nota per le sue proprietà antiossidanti e protettive sulla vista.

Anche l’acqua di cottura della cicoria catalogna è una vera fonte di benessere per il nostro organismo e non solo. Non solo in quanto può essere usata per innaffiare le piante e verdure del giardino: le piante ci ringrazieranno!
Durante la cottura molte sostanze vengono sprigionate e lasciate nella stessa acqua ed essendo la catalogna appunto molto ricca di vitamine e minerali, soprattutto calcio, ferro, potassio e magnesio, tale acqua diviene  fonte di benessere per la germinazione e lo sviluppo delle radici delle piante.
La catalogna è particolarmente amata da conigli e roditori e contribuisce a mantenere in buono stato di salute il loro apparato digerente e urinario. Anche le tartarughe amano molto questo tipo di cicoria.
Dobbiamo imparare dagli animali!!!!!

Come sempre è necessario prestare attenzione qualora sussistano intolleranze o allergie (come per ogni alimento, ovviamente!).  Inoltre, l’inulina è sconsigliata se soffri di gastrite, ulcera o altri disturbi digestivi e in ogni caso è meglio sentire il parere del medico. Anche le donne in dolce attesa devono fare attenzione a non mangiare troppa catalogna, così come tutte le altre varietà di cicoria: si sospetta infatti che questi ortaggi abbiano un’azione utero-stimolante.

E come mangiamo questo generoso ortaggio?
La catalogna si può usare sia cruda che cotta ma per sfruttare al meglio tutte le sue proprietà, meglio cruda ( sappiamo che la cottura fa perdere alle verdure molte delle vitamine che contengono, in particolare quelle termolabili sensibili dunque alle alte temperature)
Mangiare catalogna cotta può avere però i suoi vantaggi, questa verdura infatti dopo essere stata cotta risulta più facilmente digeribile e può avere maggiori doti lassative.
I germogli teneri della cicoria catalogna, conosciuti come puntarelle, sono tipici della cucina di Roma e del Lazio e si consumano crudi in pinzimonio e spesso con l’aggiunta di acciughe. Dunque..

continua a pagina 2

1 2
error

Ciao! Non vuoi perderti neanche un articolo? Allora SEGUI Cieloacquaterra anche sui Social :)

Facebook
LinkedIn
Instagram