Aprile, dolce dormire. Così recita l’antico proverbio che sembra calzare a perfezione per il cambio di stagione. Infatti, l’avvento della primavera è spesso accompagnato da stanchezza e spossatezza. Questa condizione, che in termini medici viene definita “astenia” (dal greco “stenos” cioè “mancanza di forze”), colpisce circa due soggetti su dieci ma… è correlata anche a un’altra manifestazione tipica del passaggio stagionale: l’insonnia.
Approfondiamo i 2 disagi, comunque correlati.
ASTENIA
L’astenia (dal greco stenos, mancanza di forze) è una particolare condizione fisica, conosciuta anche come “mancanza di forze”, avvertita in particolar modo durante il cambio di stagione.
In particolar modo, proprio durante il mese di aprile, il nostro organismo si riattiva: i mesi più freddi sono finiti e con la primavera cambia l’orologio biologico (detto anche ritmo circadiano), il metabolismo cambia e di conseguenza i ritmi si riattivano con più vitalità. Ma serve tempo per riadattarsi: è per questo che inizialmente ci si sente più stanchi e spossati, soprattutto durante la prima parte del mese.
Con l’ora legale le giornate si allungano, si tende ad andare a letto più tardi, e questo stravolge il nostro ritmo circadiano. Inoltre il bel tempo invoglia una maggiore attività fisica: bicicletta, lunghe passeggiate e si arriva a sera più stanchi, con il bisogno di dormire di più.
Il “male di primavera” (così è anche conosciuta la serie di sensazione comunemente associate a questo periodo) è proprio legato al cambiamento che vive il nostro organismo in questo periodo: metabolismo ed ormoni tornano a svegliarsi dopo il torpore invernale e, di conseguenza, il corpo necessita di più energie.
Si tratta di una condizione passeggera che si risolve appena il nostro organismo riesce a settare nuovamente l’orologio biologico.
Vediamo come aiutare l’adattamento del nostro corpo.