“Ciao estate che lentamente scivoli via da settembre; mi ricordi chi, allontanandosi di schiena, sorride ancora…”
Così, magicamente, scrive Fabrizio Caramagna ma… ahimè… mentre ci sorride ancora chi si allontana di schiena, non ci sorridono affatto i disagi che si avvicinano, portati avanti, a passo lesto, dall’autunno!!!
Abbiamo già parlato, negli anni passati in settembre e ottobre, di come l’autunno sia stagione foriera di malesseri vari, sia fisici che emotivi; ora vediamo, più specificatamente, come incida sull’apparato digerente, cercando di fornire qualche suggerimento che renda più lieve questo delicato cambio di stagione.

Stipsi, gonfiore, bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo colpiscono un italiano su quattro (quasi 15 milioni di persone), le donne due volte più degli uomini (il 25 per cento del gentil sesso è interessato da forme croniche e la frequenza aumenta con l’avanzare dell’età contro solo l’11 per cento degli uomini)..
Scrive la Dottoressa Beatrice Savioli, Gastroenterologa in Humanitas: “La causa presumibilmente (nulla è ancora del tutto provato scientificamente) risiede nella metereopatia che non significa, come spesso si crede, che una persona sia sensibile alle modifiche della temperatura e/o stagionali solo per quanto riguarda l’umore, la cosiddetta ‘luna storta’. In realtà, cambiando il bioritmo e le ore di luce solare, si hanno modificazioni nella produzione di alcuni neurotrasmettitori (tipo melatonina e serotonina) che incidono sia sul ritmo sonno-veglia che sul tono dell’umore. Inoltre alcune aree del sistema nervoso centrale sono sensibili ai mutamenti della temperatura, umidità e dei campi magnetici. Per cui, oltre a variazioni di umore, come nella cosiddetta “seasonal affective disorder, si possono manifestare problemi di insonnia, affaticabilità, dolori reumatici e disturbi digestivi. E’ come se l’organismo si dovesse ‘riassettare’ su una nuova fase. Dall’estate all’autunno-inverno le modifiche del clima sono più evidenti e, quindi, l’organismo fa più fatica rispetto al passaggio inverno-primavera. Ma ogni mutamento climatico e di fuso orario, come il ritorno all’ora solare o il jet lag, porta con sé qualche disturbo più o meno evidente”.
E PERCHE’ PROPRIO SUL DIGERENTE? E IN MAGGIOR MISURA LE DONNE?
“E’ come se ci fosse un cambiamento di energia, concetto cardine della medicina cinese, secondo la quale anche il ciclo stagionale segue l’alternanza energetica riferita in particolare agli organi, per cui, per esempio, in inverno, essendo freddo, tutto è immobile e la natura dorme. Nello specifico, durante il passaggio da una stagione a clima mite verso una con temperature rigide e con minor esposizione ai raggi solari, varia il tipo di alimentazione, sia per un maggior quantitativo di cibo assunto sia per un maggiore desiderio di carboidrati che, se ingeriti eccessivamente, facilitano la comparsa di gonfiore addominale e di alterazioni della funzionalità intestinale, peggiorando così sintomi già esistenti come la dispepsia, cioè la difficoltà digestiva, l’ intestino irritabile o la stipsi. Le donne sono in generale più predisposte a soffrire di problemi digestivi e, inoltre, sono più sensibili ai mutamenti climatici e allo stress a cui è sottoposto l’organismo, così come le persone anziane”.
E COME PREVENIRE?
“Spesso è difficile prevenire, perché nulla si può contro i fenomeni naturali, però, la consapevolezza e accettazione dei cambiamenti del proprio organismo sono i presupposti per non ‘subire’ e per contrastare questi disturbi, che sono molto fastidiosi. L’alimentazione deve essere bilanciata, continuando l’apporto in fibre e idratazione, come viene più naturale fare durante il periodo estivo, limitando la quota di carboidrati. Mantenere l’attività fisica è fondamentale, anche se ci si deve costringere ad uscire invece che rimanere in casa al caldo, sotto le coperte! Infine, se possibile, sfruttare la luce solare, facendo passeggiate all’aria aperta, in modo da ricaricare l’umore e lo stato di benessere (tramite la produzione di neurotrasmettitori attivati dalla luce) ed abituarsi gradualmente alle ‘nuove’ temperature”.

Emerge chiaramente come sempre ALIMENTAZIONE ed ATTIVITA’ FISICA (stile di vita insomma) siano alla base del benessere.

Esistono cibi che, specie in autunno, possono peggiorare una eventuale naturale tendenza a soffrire di pirosi gastrica. Tra questi troviamo:

  • Cibi grassi, che condizionano uno svuotamento dello stomaco lento e prolungato, causando senso di pesantezza e lentezza digestiva.Sughi di condimento cotti per molto tempo.
  • Dadi per brodo, specie se usati in eccesso.
  • Fritti, soffritti, salse, salsine di condimento.
  • Sott’aceti, spezie, accentuatori di sapore.
  • Pomodoro crudo e/o pomodoro cotto.
  • Agrumi. Succhi di frutta a base di agrumi.
  • Menta, caramelle a base di menta.
  • Cioccolato e creme di cioccolato spalmabili.
  • Bibite gassate. Alcoolici. Caffè e té.

Consigliato ridurre gli zuccheri, i dolciumi e i cereali raffinati, i latticini di origine animale, ad eccezione dello yogurt.
Sono da preferire verdure di stagione e legumi, in particolar modo zucca, zucchini, carote, cavolo, finocchi, cipolle, ceci e fagioli azuki. Ottimi i cereali e pasta integrali (farro, kamut, riso, avena, orzo, quinoa, miglio, tapioca) e il pesce cotto al vapore, al forno o lessato. Anche la frutta deve essere di stagione, ad esclusione di quella acidula .

Io consiglio di NON BERE durante i pasti, bensì di bere sino a 15 minuti circa prima del pasto e poi ALMENO DA 1 ora dopo il pasto.
Meglio non rimanere troppe ore a stomaco vuoto per evitare un eccesso di produzione dei succhi gastrici e masticare con calma ogni boccone ( ricordiamo sempre che la prima digestione avviene in bocca!).
Anche l’abitudine diffusa di sdraiarsi subito dopo il pasto, non è affatto benefica e tende ad aggravare sintomatologie a carico del digerente.

E QUALI RIMEDI NON FARMACOLOGICI POSSONO AIUTARE A PREVENIRE O ALLEVIARE TALI FASTIDIOSI DISAGI?

1) Suggerisco in primis, sempre nel cambio di stagione, ed in autunno ancor di più, MASSIMA ATTENZIONE ALL’INTESTINO.  Dunque assolutamente raccomandato un protocollo di pulizia intestinale. Validissimo il protocollo delle 3R di GUNA, che peraltro prevede utilizzo di COLOSTRONONI, grande riparatore delle mucose del digerente.

 

Altrettanto raccomandato il protocollo BROMATECH, che prevede pulizie e reimpianto della flora batterica intestinale con il ciclo di ENTERELLE PLUS, seguito da BIFISELLE e RAMNOSELLE, abbinati poi per ciclo di almeno 2/3 mesi a SEROBIOMA. Questo probiotico mi sento di consigliarlo anche a coloro che seguono il protocollo GUNA, in quanto con le sue caratteristiche “psicobiotiche”, coadiua fortemente il tono dell’umore (che in autunno soffre parecchio e, a sua volta, incide sul processo digestivo e di assimilazione).
Da non sottovalutare, l’utilizzo di minerali quali il Magnesio e minerali- traccia, oligoelementi, come il Manganese.
E non dimentichiamo, sia a livello di prevenzione che a livello”terapeutico”, la micoterapia : mi riferisco in questo caso al fungo HERICIUM ERINACEUS che, oltre alle innumerevoli proprietà sull’asse intestino/cervello e prevenzione da decadimento cognitivo, agisce sulle mucose gastrointestinali, riparandole ed alleviando così i disagi . Raccomandato anche in presenza di H.Pylori.
Personalmente consiglio sempre FITO HERICIUM C, da SCIENZANATURA, arricchito anche di Vit.C e Ashwaganda (adattogeno con proprietà antinfiammatorie e analgesiche sistemiche).

In ogni caso, raccomando utilizzo di funghi da aziende QUALIFICATE e di rivolgersi sempre ad un professionista. Il fai da te può risultare dannoso: come sempre sottolineo, anche con rimedi non allopatici, è necessaria la massima cautela.

2) In presenza di pirosi e reflusso, anche medici suggeriscono alcuni fitoterapici, quali la Scutellaria (la radice di Scutellaria baicalensis inibisce lo sviluppo di microrganismi potenzialmente patogeni, come l’Helicobacter pylori, previene lo sviluppo infiammatorio e agisce come leggero ansiolitico.) e lo Zenzero (il rizoma di Zingiber officinale, sempre più noto per le sue innumerevoli proprietà, si distingue come antinausea e regolatore gastrointestinale e della peristalsi.)
Ottimo è PILOREX (BROMATECH), un probiotico mirato proprio alla MIRGE ( sindrome da reflusso gastroesofageo) : anche qui si parla di cicli di almeno 2/3 mesi.
Ancora HERICIUM, naturalmente, come già detto, e, in abbinamento, se la sintomatologia è sostenuta da un disagio emotivo, FITO BRAIN SUPPORT, sempre di SCIENZANATURA.

3) Da ultimo, ma non ultimo, sia in prevenzione che in fase “acuta” ( non trovo un termine diverso e prendo a prestito un’espressione medica) il MIELE di MANUKA, al quale già ho dedicato un articolo in passato. Fantastico prodotto: antibiotico naturale, previene, rinforza, “cura” e si è rivelato, talvolta, addirittura di ausilio nell’eradicare il cattivo e tenace H.Pylori!
Come già scrissi, il Miele di Manuka, quello “GIUSTO”, non è in vendita sullo scaffale della GDO e purtroppo, costa … TANTO ORO QUANTO VALE!!!!

 

 

 

 

 

Ma non è certo questo l’oro che ispirò Jim Bishop, ma bensì il colore delle foglie e della Natura Tutta! “L’ autunno ha più oro in tasca rispetto a tutte le altre stagioni” (Jim Bishop).


fonti:

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