TermometroQuotidiano domenica 13 gennaio pubblica “All’inizio della stagione influenzale è già stato colpito un milione di italiani circa; il trend sembra muoversi sulla stessa linea dello scorso anno,quindi,con tutta probabilità il picco dell’epidemia si verificherà intorno alla seconda o terza settimana di gennaio….le previsioni dell’Istituto di sorveglianza epidemiologica dell’Istituto superiore di Sanità riferiscono che saranno in tutto 5 milioni gli italiani che verranno contagiati”.Le notizie di inizio gennaio 2019 comunicavano che già circa un milione e mezzo di italiani era messo a letto dall’influenza …e che tra fine gennaio e inizio febbraio era atteso il momento più critico per i casi di influenza.
Un fatto è certo: come ogni anno il virus dell’influenza la fa da padrone e,come ogni anno,le condizioni meteorologiche condizioneranno l’evoluzione dell’epidemia,che vede colpiti in misura maggiore e piu’ aggressiva,bambini ed anziani.

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“SAI DOVE “TRASCORRE LE VACANZE” IL VIRUS DELL’INFLUENZA”
Durante l’estate (cioè, secondo i virologi, durante i periodi “inter-epidemici”) il virus influenzale trascorre le sue “ferie” nel fegato e nel cuore di particolari specie di volatili che amano tanto sia il caldo che il freddo. Insomma, il virus influenzale la sa lunga in fatto di vacanze.
Questo fatto è di estrema importanza ai fini della diffusione del virus influenzale durante le epidemie: questi uccelli portatori dei virus migrano, per esempio, verso l’Europa e liberano con le deiezioni i virus influenzali, che infettano i maiali e questi, a loro volta, trasmettono l’infezione all’uomo.Ecco, questo è il lungo viaggio del virus dell’influenza… dall’Africa o dalla Siberia fino al tuo apparato respiratorio (e non solo).

DA DOVE DERIVA IL TERMINE INFLUENZA
Nell’antichità si pensava che questa malattia dipendesse dall’influenza nefasta degli astri.

IL PIÙ GRANDE TRASFORMISTA IN NATURA
Il virus dell’influenza è decisamente intelligente. Pur di non soccombere e, per esempio, sfuggire all’attacco dei farmaci, cambia rapidissimamente la propria forma, i propri connotati, si sottopone ad un radicale intervento di “plastica facciale”: è il modo migliore per sfuggire al “controllo d sicurezza” degli anticorpi, quei soldati del Sistema Immunitario che vigilano affinché nessun “nemico” entri nel nostro organismo e, nel caso, lo contrastano efficacemente.

C’è però un piccolo problema: gli anticorpi sono molto specializzati e, al controllo di sicurezza, se anche solo per un “neo” il virus non è più lo stesso, lo lasciano passare. Già… sono proprio intelligenti questi virus..

Che nei periodi invernali si prendano più spesso influenza e raffreddore è un dato di fatto. Più interessanti invece sono le ragioni per cui i virus influenzali si sviluppino e si diffondano più facilmente in inverno

Alcuni ricercatori, infatti, hanno provato ad indagare il motivo per cui l’influenza si manifesta principalmente in inverno, mentre la sua presenza diminuisce fin quasi a scomparire nei mesi caldi dell’anno e hanno scoperto che alcune caratteristiche dell’inverno come le temperature fredde e il clima asciutto associati ad altri motivi ambientali, facilitano la trasmissione dei virus influenzali.

ARIA FREDDA, BASSA UMIDITÀ E PROPAGAZIONE DELL’INFLUENZA
PERCHÉ L’INFLUENZA ARRIVA IN INVERNO? aria-fredda

Alcuni studi hanno mostrato come le condizioni invernali di scarsa umidità (inferiore al 50%) e temperature molto fredde, aiuterebbero la trasmissione dell’influenza.

Nello specifico l’aria asciutta facilita la disidratazione della mucosa nasale e indebolisce una delle prime barriere difensive del nostro organismo nei confronti dei virus respiratori favorendo così la proliferazione degli agenti patogeni all’interno del tratto respiratorio superiore.

Inoltre in un luogo caratterizzato da aria secca, le micro particelle di saliva in cui è contenuto il virus hanno dimensioni ridotte, quindi sono molto più leggere e persistenti nell’aria e ciò aumenta la possibilità per le persone di venirne in contatto e sviluppare il virus. Al contrario in un ambiente umido la presenza di un maggiore tasso di acqua nell’aria appesantisce le goccioline respiratorie che decadono facilmente rimanendo sospese solo per un breve lasso di tempo.

ALTRI FATTORI DI DIFFUSIONE VIRUS INFLUENZALE
PERCHÉ L’INFLUENZA ARRIVA IN INVERNO? Lavoro

Oltre al freddo e alla bassa umidità ci sarebbero altri fattori che agevolano la diffusione del virus dell’influenza durante il periodo invernale. In particolare cambiano le abitudini delle persone: se in estate si tende a trascorrere le giornate all’aria aperta, durante i mesi freddi i luoghi di ritrovo si trasferiscono al chiuso dove può essere molto più semplice entrare in contatto con gli agenti patogeni. Il virus che si trova nella saliva e nel muco delle vie respiratorie di persone influenzate, si trasmette facilmente per via aerea, per questo è molto importante lavarsi spesso e accuratamente le mani, soprattutto dopo essere stati in contatto con superfici non pulite e dopo aver starnutito e di arieggiare frequentemente le stanze in cui ci si trova per far cambiare aria.
LE 6 REGOLE PER AIUTARE A PREVENIRE L’INFLUENZA

  • LA 1a REGOLA: – Lavarsi le mani
    Detergere le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone. Qual è il modo migliore per lavarsi le mani? Usare acqua corrente e sapone. Strofinare bene le mani per almeno un minuto1, senza dimenticarsi dello spazio sotto le unghie.
  • LA 2a REGOLA: – Evitare i luoghi affollati
    Evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi
    Questo non vuol dire rinunciare alla propria vita sociale, ma almeno nei periodi di massima diffusione del virus, sarebbe bene evitare i luoghi affollati, soprattutto se chiusi.
  • LA 3a REGOLA: – Attenzione ai contatti con occhi, naso e bocca
    Attenzione al contatto con occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus.
    Per virus e batteri ci sono delle porte di accesso preferenziale al nostro organismo rappresentate da occhi, naso e bocca. Per questo è importante evitare il più possibile (in generale, ma soprattutto nel periodo di diffusione dell’influenza) di toccare queste vie d’accesso con le mani2.
  • LA 4a REGOLA: – Riparare la bocca e il naso
    Riparare la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce.
    L’aria e il muco espulsi con uno starnuto viaggiano a circa di 160 km/h3 e possono arrivare fino a 8 metri di distanza. Starnutire è un riflesso normale, così come tossire: si tratta di due mezzi utilizzati dal nostro organismo per espellere gli agenti patogeni, l’importante è adottare alcune precauzioni per arginare il più possibile il rischio di contagio.
  • LA 5a REGOLA: – Favorire le difese dell’organismo
    Favorire le difese dell’organismo quando si manifestano i sintomi dell’influenza
    Normalmente un sistema immunitario efficiente ci difende dalle infezioni influenzali e parainfluenzali grazie principalmente agli anticorpi ed a particolari cellule “soldato”. Per favorire le difese dell’organismo, un’alimentazione corretta e bilanciata, particolarmente ricca di frutta e verdura fresche di stagione e opportuni integratori alimentari e farmaci a basso dosaggio, possono rappresentare un’ottima soluzione. In quest’ultimo caso ricordati di consultare il tuo medico o il tuo farmacista di fiducia che sapranno darti il consiglio migliore.
  • LA 6a REGOLA: -…..Innalzare le difese immunitarie ed essere più intelligenti dei virus influenzali. Quando? In autunno, per un’opportuna protezione; nel caso si contraesse il virus, ai primi sintomi, per ridurne l’intensità.

VEDIAMO COME AFFRONTARE LE MALATTIE INVERNALI
da SCIENZA & NATURA

Affrontare l’inverno significa prendere in esame le molte forme di prevenzione oggi disponibili, a volte valide alternative del vaccino antinfluezale in commercio ogni anno.
Come prima cosa è bene ricordare che i comportamenti alimentari corretti sono in grado di gettare le vere basi della difesa immunologia, grazie alla quale possiamo passare un autunno e un inverno sereni e in salute. Gran parte delle persone che si rivolgono al medico per problemi di raffreddamento ripetuto, hanno nella loro storia fatti di gastroenteriti infantili, oppure di parassiti intestinali, o di alcune intolleranza alimentari, o ancora dei fenomeni di costipazione intestinale notevoli.
Uno dei sintomi più frequenti di questa situazione è il classico catarrino fastidioso in gola che c’è sempre. Il trattamento di queste forme avviene attraverso l’identificazione delle intolleranza esistenti e l’impostazione di una dieta di rotazione, che consenta quindi al sistema immunitario della persona di tornare a valori di efficienza e di corretto funzionamento.
E’ fondamentale l’uso, anche continuativo per tutto il periodo invernale, dell’associazione tra vitamina C, almeno 500 mg al giorno e di vitamina P o bioflavonoidi, al medesimo dosaggio. Nei periodi di maggiore intensità di freddo, è utile associare anche la vitamina A ad almeno 5000 U.I. al giorno; più utile può rivelarsi l’utilizzo del suo precursore betacarotene, che non può arrivare a dare effetti da sovradosaggio
Un’altra possibilità terapeutica è l’uso della propoli, che va presa all’inizio di qualsiasi forma infettiva per stimolare le capacità difensive dell’organismo, e anche per la sua intrinseca azione antibiotica. Se ne prenderanno 20 gocce 2 o 3 volte al giorno dall’inizio alla fine della sintomatologia.
Il più importante elemento minerale per i casi acuti infettivi è il Rame. Questo oligoelemento è un potente stimolante delle difese individuali e in fase iniziale acuta accentua subito queste difese, stimolando per esempio l’eliminazione di catarro. In genere nei casi infettivi il Rame può essere associato a Manganese-Rame (1 dose al giorno per 7, 8 giorni), quando si è in presenza di infezioni batteriche, e a Rame-Oro- Argento (sempre 1 dose al giorno per 7, 8 giorni), quando si è in presenza di infezioni virali. Quest’ultimo oligoelemento svolge anche un’intensa azione di stimolo generale, e lo si può pertanto identificare come il ricostituente da convalescenza di qualsiasi malattia infettiva.
Le piante che per le loro caratteristiche possono migliorare le difese immunitarie, prevenire e contrastare i malesseri da raffreddamento sono:
• Echinacea: immunostimolante generico ma con interessamento particolare delle vie respiratorie superiori, è rimedio specifico per chi è a rischio di bronchiti croniche.
• Uncaria tormentosa: antivirale, antidolorifico, utilizzato anche per dolori di origine infiammatoria (artrite reumatoide).
• Ribes nigrum: azione simil cortisonica, antiinfiammatoria a livello dell’apparato respiratorio, digestivo e urinario. Le gemme risultano, rispetto alle foglie e ai frutti, più ricche in vitamina C, antocianosidi, flavonoidi e amminoacidi, pertanto il gemmoderivato è utilmente impiegato nella prevenzione delle malattie infettive, nelle deficienze immunitarie e nelle convalescenze.
• Rosa canina: i frutti naturalmente ricchi in vitamina C sono un valido aiuto nelle affezioni invernali a carico dell’apparato respiratorio.
• Betula pubescens: sono le gemme maggiormente utilizzate nelle infezioni delle vie respiratorie per la loro attività immunostimolante.
E’ importante sottolineare che la febbre è solo un sintomo ed esprime la reazione di un individuo verso alcuni agenti che lo hanno aggredito. L’antibiotico è un’ottima arma, e in alcune rare occasioni può essere utilizzato efficacemente, ma va ricordato che esso agisce solo sui batteri e sulle patologie che derivano dalla loro azione (polmoniti, broncopolmoniti, tonsilliti batteriche), ma non agisce assolutamente sui virus, che sono invece la causa di più del 90% delle malattie invernali (raffreddori, tracheiti, laringiti, faringiti, eccetera, anche con febbre).

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