“Essere madre significa cambiare la propria vita, il proprio tempo e il proprio modo di pensare per i propri figli. Significa dare tutto il cuore e tutte le forze ogni giorno per far andare avanti i propri figli e insegnare loro a vivere.
Significa avere una ragion d’essere per il resto della vita. Volersi godere e vivere ogni momento al massimo. Provare sentimenti contrastanti vedendo i figli crescere, provando orgoglio e nostalgia quando vanno avanti, a passi enormi, nella vita.
Se c’è un amore che può essere definito vero, è l’amore sincero di una madre, un amore eterno e infinito. In realtà essere madre implica seguire i passi dei nostri piccoli maestri, i figli, fino a quando diventano grandi; solo esistendo e senza saperlo, i figli insegnano alle madri ad amare incondizionatamente.
Essere madre significa non essere mai solo a se stessi, perché una madre pensa sempre per due: per i suoi figli e per lei. Una madre si sente tremendamente fortunata perché sa che i suoi figli sono il più grande tesoro che avrebbe potuto avere.
Essere madre non significa sorridere sempre, ma anche piangere, tanto. Richiede molte notti insonni abbracciate al cuscino. Significa avere una marea di preoccupazioni; ore da dedicare ai propri figli; giorni, mesi, anni passati ad inventare mille modi per camuffare la verdura e il pesce; sopportare litigi e tollerare con tutta la pazienza del mondo l’infinità di cose senza senso a cui ci sottopone la vita.
A una madre fa male dire di NO ai propri figli, sgridarli, sculacciarli, vederli cadere, vederli abbandonare i loro sogni o sminuire le loro capacità. Tuttavia, conosce l’importanza dei limiti e pretende che i propri figli la imparino.
Una madre non può vivere per i suoi figli, ma cerca di condividere tutto con loro. Per questo, una madre prova ogni giorno a cucire ali, enormi e leggere, che permettano ai propri figli di volare molto in alto.
Una madre vuole che nella vita vada tutto bene ai propri figli, ma vuole anche che imparino a superare le tormente e a navigare al largo.
Conoscono meglio di chiunque altro i difetti dei propri figli, ma li accettano e non li nascondono mai. Sanno se i loro figli stanno male solo guardandoli, perché le madri sono indovine esperte di emozioni.
Vivono le loro colpe con estremo terrore, perché sentirsi responsabili e colpevoli dei problemi delle persone che più si amano in questo mondo è tremendamente doloroso. Per questo una madre carica sulle sue spalle il peso di tutti. Forse questo è un atto eroico, ma soprattutto generoso.
Probabilmente sacrificare le loro mete, le loro aspirazioni o la loro vita per i propri figli non fa di loro madri coraggiose, bensì persone più tenaci e più generose.
Le notti in cui i loro figli si svegliano con la febbre, affrontare il mondo e superare tutte le paure, mandare avanti i propri figli e proteggerli da tutto… questo sì che rende una madre il miglior esempio di valore e amore.
Perché le madri sono le persone più forti del mondo, perché la loro debolezza è il loro punto forte e questo sarà sempre l’amore verso coloro che ogni giorno accendono il loro cuore e la loro voglia di vivere.”

L’importanza e la complessità del rapporto madre/figlio sono le due facce della medaglia: AMARE senza PRETENDERE, AMARE ma LASCIARE LIBERI, COCCOLARE ma ESSERE SEVERI ed EDUCARE, DIFENDERLI ma INSEGNARE CHE NON SONO IL CENTRO DEL MONDO… Non sono madre… ma sono figlia… e, avendo perso la Mamma giovanissima, non ho mai potuto confrontarmi con Lei; solo nel tempo ho compreso quanto bene mi ha fatto… con la Sua severità, talvolta eccessiva. Se non fosse stata così, non sarei cresciuta capace di lottare e combattere, anche se da bambina, non fu facile… 

Mi piace citare Maria Montessori: trovo le Sue indicazioni, in questo caso per entrambi i genitori, validissime sempre, a maggior ragione oggi, in un Universo complesso e contraddittorio.
Nei primi anni di vita, ricordiamo che la figura materna è la primaria, non dimenticando il ruolo del padre, naturalmente: la famiglia è la prima e fondamentale società che conosciamo… ed è FONDAMENTALE per lo sviluppo della persona..e della personalità… 

“Il primo compito dell’educazione è agitare la vita, ma lasciandola libera perché si sviluppi” – Maria Montessori

• Ricordate sempre che i bambini imparano da tutto ciò che li circonda. Siate il migliore esempio per loro.
• Se criticate molto i vostri figli, la prima cosa che impareranno sarà giudicare.
• Se li elogiate regolarmente, impareranno a dare valore alle cose.
• Se mostrate loro ostilità, impareranno a litigare.
• Se li ridicolizzate frequentemente, saranno timidi.
• Aiutate i vostri figli affinché crescano sicuri di sé stessi in ogni istante, solo così potranno imparare a fidarsi degli altri.
• Se li sottovalutate, svilupperanno un sentimento negativo di colpevolezza.
• Fate loro capire che le loro idee ed opinioni sono sempre ben accette, in questo modo si sentiranno bene con sé stessi.
• Se vivono in un ambiente in cui si sentono curati, integrati, amati e necessari, impareranno a trovare l’amore nel mondo.
• Non parlate male dei vostri figli quando sono vicino a voi, e neanche quando non lo sono.
• Concentratevi sulla loro crescita e il loro sviluppo, affinché avvengano in maniera ottimale; date sempre valore alle cose positive dei vostri figli affinché non rimanga spazio per le cose negative.
• Ascoltateli sempre e rispondete loro quando vi si avvicinano con una domanda o un commento.
• Rispettateli nonostante abbiano commesso un errore. Correggeranno i loro sbagli più in là nel tempo.
• Dovete essere disposti ad aiutare i vostri figli se hanno bisogno di qualcosa, ma dovete anche essere capaci di lasciare che trovino le cose da soli.
• Quando vi rivolgete a loro, fatelo sempre nel migliore dei modi. Offrite loro il meglio di voi.

“Quando un bambino si sente sicuro di sé stesso, smette di cercare costantemente l’approvazione degli adulti” – Maria Montessori

E sottolineo, nel rispetto dei suggerimenti correttivi, è fondamentale coltivare nel bambini, fin dai primi anni e a seguire, l’AUTOSTIMA. Quell’emozione negativa che travolge il bambino che non si sente apprezzato, o continuamente messo a confronto con il fratello o l’amico definito migliore di lui,quell’emozione lo segnerà per tutta la vita, mettendolo nella condizione di giustificarsi sempre e non valorizzando,anzi,al contrario, soffocando anche i talenti di cui dispone.

“Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo.
Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno.
Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita.
Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita,
rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto.” (Madre Teresa di Calcutta)


 

https://lamenteemeravigliosa.it/i-15-principi-di-maria-montessori-per-educare-bambini-felici/ https://lamenteemeravigliosa.it/cio-che-significa-essere-madre/

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